Il Museo della Forma Urbis e il Parco Archeologico del Celio




La visita guidata al Museo della Forma Urbis di Roma, allestito nell’ex palestra della Gioventù italiana del Littorio, è un’occasione imperdibile per conoscere da vicino il paesaggio urbano della Roma antica, camminando su ciò che resta di un’antica planimetria della città incisa nel III secolo d.C. su 150 lastre di marmo, i cui frammenti sono stati rinvenuti a più riprese in un ampio arco cronologico che va dalla riscoperta nel 1562 fino ai giorni nostri.
Il Museo della Forma Urbis è unico nel suo genere e costituisce uno dei più straordinari e singolari rinvenimenti della città. Originariamente esposta sulla parete del Tempio della Pace e successivamente inglobata nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, la straordinaria mappa marmorea viene oggi esposta in un nuovo allestimento, che permette di apprezzarne appieno la raffinatezza e l’unicità. Concepita probabilmente non con finalità pratiche-orientative, ma semmai celebrative dell’importanza monumentale che la città aveva raggiunto sotto l’Impero di Settimio Severo, la Forma Urbis rappresentava in scala 1:240 la descrizione incisa di più di 13.000 metri quadrati dell’antica Roma, racchiusi in una superficie marmorea di circa 230 metri quadrati, in cui l’uso del colore aiutava la leggibilità dei singoli edifici.
Osservando la mappa è possibile riconoscere abitazioni, quartieri, strade, templi, botteghe, prestigiosi monumenti presenti sul territorio e potendo apprezzare la complessità e la leggibilità degli innumerevoli frammenti recuperati, restaurati e riassemblati, si può leggere e immaginare la grandezza della Roma antica, con i suoi monumenti più significativi e la sua ricchezza materica data dal marmo, oltre che apprezzare la raffinatezza e l’incredibilità di quello che è stato considerato uno dei documenti storici più importanti pervenuto dal mondo antico.
La visita comprende la visione del Parco Archeologico del Celio, un’area verde orientata verso il Colosseo e all’interno della quale sussistono importanti evidenze archeologiche, come le fondazioni perimetrali del tempio del Divo Claudio. Grazie al recupero degli edifici presenti nell’area, la Casina del Salvi e l’ex Palestra della Gil, e alla sistemazione del contiguo giardino archeologico, in cui sono stati organizzati per nuclei tematici una grande quantità di materiali epigrafici e architettonici di grandi dimensioni delle collezioni dell’ex Antiquarium Comunale, provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento, i visitatori avranno una nuova straordinaria opportunità per approfondire la conoscenza della Roma antica.
La visita guidata al Museo della Forma Urbis e e al Parco Archeologico del Celio è un vero e proprio viaggio immersivo nella Roma antica, in cui passeggiando sull’antica mappa della città se ne possono apprezzare origini, splendori e modifiche, grazie anche alla sovrapposizione con la Mappa Grande di Giovanni Nolli redatta nel 1748, che consente un raffronto con le trasformazioni urbane dei secoli successivi.