Mostra "Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra" alla Galleria Borghese di Roma

La visita guidata alla mostra “Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra” alla Galleria Borghese di Roma sarà un’importante occasione per scoprire una tecnica poco nota ma estremamente affascinante e dalla storia peculiare. 

Figura centrale di questa ricerca è il pittore di origini veneziane Sebastiano del Piombo che, disperato per la perdita di molti dipinti durante il Sacco di Roma per mano dei Lanzichenecchi, decise di intraprendere la pratica di dipingere su supporti diversi dalla tela e più resistenti ai pericoli e al tempo.

Pietre, ma anche marmi, metalli e superfici in grado di resistere all’erosione del tempo furono il nuovo campo di sperimentazione dell’artista, da cui emersero soluzioni inedite ed originali che ebbero un notevole impatto su tutta la pittura del Cinquecento, collegandosi anche a quel gusto per la policromia marmorea che sarà tipica della Roma barocca.

Nata come forma di resistenza e di protesta, la pittura su pietra e i suoi capolavori, apprezzati in tutte le principali corti europee, è ben rappresentata nella mostra di Roma, dove nelle collezioni della Galleria Borghese restano ancora molte delle opere raccolte dal sapiente occhio critico di Scipione Borghese.

La mostra Pittura su pietra a Roma mette bene in luce anche la lettura particolare di questo genere di opere: il materiale lapideo che fa da supporto venne visto come l’archetipo della produzione della Natura, la materia eterna per eccellenza e, in quel clima particolarmente sensibile ai legami tra arte e scienza che si ebbe a Roma all’inizio del Seicento, la tecnica della pittura su pietra aprì la possibilità a nuove interpretazione e a nuove riflessioni sul fine rapporto tra creazione naturale e produzione artistica.

La relazione fra arte e natura, insita nella tecnica, si rifletteva nei soggetti delle opere e veniva portata anche all’interno delle stanze, con l’esibizione di sculture, dipinti, oggetti e opere che si ponevano in una situazione intermedia, quasi di metamorfosi  fra le varie arti. Grazie all’uso di marmi e di metalli i quadri potevano competere con le sculture nella loro capacità di vincere il tempo, inserendosi nell’annosa querelle del “paragone delle arti”.

Queste nuove interpretazioni, a Roma vennero ulteriormente rafforzate dall’osservazione dell’antico: marmi colorati e rarissimi esempi di pittura su pietra romana integreranno e renderanno ancor più spettacolare il percorso della mostra romana.

La visita guidata alla mostra dedicata alla Pittura su pietra a Roma sarà un percorso sorprendente per ammirare le infinite declinazioni e forme dell’arte che spesso sfuggono e che conservano, ancora a distanza di secoli, un fascino unico, complesso e curioso.