Visita guidata al Casino Giustiniani Massimo Lancellotti
La visita guidata al Casino Giustiniani Massimo Lancellotti porta alla scoperta di un piccolo gioiello artistico poco noto, nascosto tra la grande storia del colle Esquilino. L’edificio, voluto dal grande mecenate di Caravaggio Vincenzo Giustiniani come residenza di ozio in un’area caratterizzata da orti e natura, passò a diverse proprietà nel corso dei secoli, ma conserva ancora oggi il suo fascino senza tempo.
Le tre grandi stanze al piano terra conservano infatti un ciclo di affreschi realizzati ad inizio Ottocento dal gruppo dei Nazareni, pittori di origini mitteleuropei che sposarono un modo di vivere e di dipingere che si rifaceva all’arte del Quattrocento italiano.
Guardando ai grandi capolavori di Raffaello alla Farnesina, di Mantegna, di Beato Angelico e di Piero della Francesca, i Nazareni nel Casino Giustiniani Massimo Lancellotti realizzano tre programmi iconografici di grande impegno, che legano l’illustre tradizione letteraria italiana ad uno stile che è al contempo classico e moderno.
La prima sala è dedicata a Dante, dove tra demoni infernali ed espiazioni del Purgatorio, il visitatore ha modo di ripercorrere il cammino del sommo poeta attraverso i canti della Divina Commedia e, scortato da Virgilio prima e da Beatrice più tardi, giunge fino alla visione salvifica dipinta sulla volta della sala, con i cieli del Paradiso.
Entrando nella seconda sala ci si sposta nell’epopea del primo Cinquecento, dove i Nazareni dipinsero con grande fedeltà letteraria le vicende dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, edito nel 1516 a Ferrara, poco prima che le 95 tesi di Lutero sovvertissero per sempre il clima religioso europeo. Nella Sala degli Ariosti si alternano scene di feroci combattimenti tra gli eserciti dei Cristiani e dei Saraceni, con scene più leggere che raccontano dell’amore tra Angelica e Medoro e della gelosia che condusse Orlando alla follia, fino a che Astolfo non ne recuperò il senno sulla Luna e lo fece rinsavire.
Avanzando di qualche passo ci si trova invece appieno nel nuovo clima dell’europa moderna, dove la nuova visione controriformata della Chiesa trova una gran voce in Torquato Tasso e nella sua Gerusalemme Liberata, pubblicata a venezia nel 1580. E’ a questo poemia che i Nazareni si ispirarono per la decorazione della terza sala del Casino Giustiniani, dove le vicende di Goffredo da Buglione e della prima crociata si alternano alle epopee di amori salvifici come quello struggente tra Rinaldo e Armida o quello impetuoso e tragico tra Tancredi e Clorinda.
La visita guidata al Casino Giustiniani Massimo Lancellotti a Roma sarà dunque un’occasione per scoprire un luogo nascosto nella pace e nel verde dell’Esquilino (potremo vedere l’antico giardino secretum!), ma darà anche modo di compiere un viaggio in una dimensione artistica insolita, accompagnati da alcuni capolavori immortali della letteratura italiana.