Visita guidata al Foro Olitorio, al Teatro di Marcello e a San Nicola in Carcere

La visita guidata al Foro Olitorio, al Teatro di Marcello e a San Nicola in Carcere è una visita complementare alla visita guidata al Foro Boario, essendo entrambe le visite guidate caratterizzate dall’attenzione posta sulla vita quotidiana a Roma, sull’organizzazione socioeconomica della città e sull’organizzazione dei mercati.

La nostra visita guidata prenderà il via dall’Area Sacra di Sant’Omobono lungo l’antico Vicus Iugarius, una strada strategica che anticamente collegava il Foro all’area dei mercati e al porto fluviale. Quest’area, inoltre, contrassegnava la fine della vicina zona del Foro Boario – dedicato alla compravendita di bestiame – dalla zona del Foro Olitorio, che proprio da lì si estendeva. In quella che oggi viene chiamata Area Sacra di Sant’Omobono sorgevano due templi affiancati, voluti da Servio Tullio, ovvero il Tempio della Fortuna e il Tempio di Mater Matuta, una divinità legata alla navigazione cui marinai e mercanti che frequentavano i porti si votavano grandemente.

In epoca paleocristiana, dove sorgeva il Tempio di Mater Matuta, venne edificata una chiesa poi ristrutturata nel Medioevo in origine nota come San Salvatore in Portico, e in seguito dedicata a Sant’Omobono: la chiesa andò ad inglobare parte dei resti del tempio, preservandone la cella che oggi è possibile vedere. Da lì, ci sposteremo nel cuore del Foro Olitorio vero e proprio, un mercato dedicato alle erbe e ai legumi, alla frutta e alla verdura.

Anticamente segnalato da una statua raffigurante un elefante – che si presupponesse stesse mangiando erbe – il Foro Olitorio presentava diversi edifici al suo interno, tra cui una cosiddetta “Colonna Lattaria”, ossia un piccolo ambiente dove venivano abbandonati i bambini, e un’area sacra con quattro templi dedicati rispettivamente a Giano, Speranza, Giunone Sospita e alla Pietà. Questa area subì numerose modifiche già a partire dal I secolo a.C. quando, su ordine di Cesare, i quattro templi vennero distrutti per far spazio al vicino Teatro di Marcello. Tre di questi templi vennero ricostruiti poco lontani, sempre all’interno del Foro Olitorio, mentre per il Tempio della Pietà non vi era più spazio e pertanto non venne più riedificato.

In ogni caso, i tre templi vennero inglobati nella costruzione dell’antica Basilica di San Nicola in Carcere: nella muratura sul lato esterno destro della chiesa si trovano le colonne del Tempio di Giano, nella muratura sul lato sinistro vi sono le colonne del Tempio della Speranza, e le colonne del Tempio di Giunone Sospita sono incorporate nella facciata, e negli ambienti sotterranei della basilica si osservano i podi dei templi e due stretti vicoli che li separavano, dove oggi si identificano botteghe di cambiavalute.

Proseguendo il nostro percorso alla scoperta dell’area del Foro Olitorio, raggiungeremo infine il suggestivo Teatro di Marcello, l’unico teatro antico a Roma rimasto conservato in larga parte. Inaugurato ufficialmente nel 13 a.C. sotto Augusto, il Teatro di Marcello rappresenta un’eccellenza nell’ambito dei teatri romani e poteva contenere fino a 20.000 spettatori.

Nel corso dei secoli successivi il teatro venne parzialmente modificato fino a divenire il palazzo fortificato che possiamo ammirare oggi, che nel XVIII secolo passò nelle mani della famiglia Orsini.

La visita guidata al Foro Olitorio è quindi un’occasione preziosa per approfondire la scoperta dell’Antica Roma, muovendoci sulle tracce dei commercianti, dei cambiavalute e dei frequentatori del Teatro di Marcello, per far rivivere un passato che ha ancora molto da offrire a chi lo sappia ascoltare.