Visita guidata al Cimitero Acattolico di Roma, tra storia e memoria
La visita guidata al Cimitero Acattolico di Roma, noto anche come Cimitero degli Inglesi, accompagna in un luogo curioso e denso di storia a pochi passi dai grandi monumenti del centro città, che racchiude la memoria di artisti, letterati e poeti la cui voce, ora silente, ha riempito di emozioni la storia dell’Italia e dell’Europa.
Situato nel quartiere del Testaccio, in una zona che tra Settecento e Ottocento faceva parte dei “prati romani” e che dunque ben si adattava alle sepolture in terra non consacrata, il Cimitero Acattolico sorse quasi come cimitero “clandestino” dove avevano sepoltura gli esponenti di confessione non riconosciute o non accettate, i suicidi o chi si era macchiato di delitti indelebili, ma anche gli attori e i commedianti, considerati indegni della sepoltura cattolica.
In città sorgevano già dei cimiteri “speciali” come quello degli attori a Porta Pinciana, quello delle prostitute al Muro Torto o quello degli Ebrei nei pressi del Circo Massimo sull’Aventino, ma con la costituzione del Cimitero Acattolico si volle dare una unitarietà nuova alle sepolture dei non cattolici, che venivano per lo più tumulati di notte in un clima di segretezza e vergogna.
Già utilizzato in precedenza ma senza evidenze monumentali, sarà solo con il Settecento che riceverà un riconoscimento più ufficiale e verrà ampliato e risistemato soltanto nell’Ottocento, nello stesso momento in cui sorgevano i più grandi e riconosciuti cimiteri d’Italia, come il Cimitero del Verano a Roma, il Cimitero Monumentale di Milano e il Cimitero di Staglieno a Genova, veri e propri pantheon della memoria collettiva.
Nonostante le piccole dimensioni e la vicinanza a grandi arterie stradali, il Cimitero Acattolico è una piccola oasi di pace, dove all’ombra di secolari cipressi, le tombe bianche in tipico stile inglese ricordano i grandi intelletti stranieri che ebbero con Roma un rapporto privilegiato, ma anche qualche italiano “anticonvenzionale”, come Gramsci, Miriam Mafai, Emilio Lussu o Carlo Emilio Gadda e, per ultimo, Andrea Camilleri.
Passeggiando tra i viali si incontrano il delicato poeta John Keats e il suo amico avventuriero Percy Bysshe Shelley, morto in un naufragio in Toscana e il cui cuore riposa oggi in Inghilterra accanto alla moglie Mary Shelley, ma anche lo scultore Hendrik Christian Andersen di cui a Roma è visitabile l’omonima Casa-Museo Andersen, il pittore greco Jannis Kounellis e il figlio di Goethe, la cui tomba reca una pregevole scultura di Bertel Thorvaldsen, lo storico antagonista di Canova.
La visita guidata al Cimitero Acattolico racconterà queste ed altre storie, di giovani tedesche innamorate e pittori russi, scrittori australiani, archeologi e filosofi, le cui vite emozionanti o tragiche si intrecciano con le vicende di Roma, la città da tutti loro prediletta, fino a giungere alla strana tomba del Gatto Romeo, un ex abitante del cimitero, morto nel 2006.