Visita guidata alla chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane

La visita guidata alla chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane sarà l’occasione per ammirare uno dei maggiori capolavori dell’architettura barocca, celebre opera di Francesco Borromini, su committenza dei frati dell’ordine dei Trinitari.

Dedicata all’ arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la chiesa soprannominata dai romani San Carlino per via delle sue dimensioni ridotte, venne realizzata insieme al chiostro e al convento tra il 1634 e il 1644. Il minuscolo chiostro, che venne edificato per primo, stupisce per la sua pianta mistilinea derivata da un ottagono e caratterizzata da due ordini di loggiati: quello inferiore composto da serliane e quello superiore abbellito da una balaustra.

Il risultato è un ambiente elegante e accogliente, dalle linee raffinate e armoniose che esalta le doti dell’architetto ticinese, davvero eccezionale nella realizzazione di forme innovative e soluzioni originali.

Altro elemento significativo è il prospetto della chiesa, progettato e realizzato molto più tardi, a partire dal 1664 e, dopo la morte dell’architetto nel 1667, portato a termine nel 1680 dal nipote Bernardo Borromini, seguendo i disegni del maestro. La facciata appare dinamica e piena di movimento, grazie al gioco della superficie concava e convessa, cifra stilistica del genio del Borromini. Quest’ultimo supera il limite tecnico delle dimensioni sorprendentemente piccole e dell’estrema semplicità dei materiali, in linea con le richieste della committenza, creando un vero capolavoro architettonico, di cui la cupola è vertice di assoluto virtuosismo.

Costruita in laterizio, la cupola è un ovale, scavato a nido d’ape da forme svariate (croci, esagoni e ottagoni) con al centro la raffigurazione dello Spirito Santo entro il triangolo della Trinità.

La visita guidata alla Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane sarà un’occasione preziosa per apprezzare uno degli esempi più alti dell’architettura italiana del ‘600, nonché per contemplare la maestria insuperabile di Borromini nel modulare e plasmare gli spazi, grazie al dinamismo e al movimento delle superfici.