Visita guidata alla Scala Santa e al Sancta Sanctorum
La visita guidata alla Scala Santa e al santuario Sancta Sanctorum sarà un’esperienza indimenticabile alla scoperta di due preziosi tesori di arte e fede.
Il Santuario Pontificio della Scala Santa, tra i più noti e illustri del mondo cattolico, sorge presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano e custodisce la preziosa cappella dei Papi detta Sancta Sanctorum, ove si venera l’immagine del SS. Salvatore. Secondo un’antica tradizione cristiana l’imperatrice S. Elena nel 326 fece trasportare a Roma da Gerusalemme la Scala più volte salita da Gesù il giorno della sua condanna a morte. Per questo fu chiamata Scala Pilati o Scala Sancta. La Scala Santa deve il suo nome ai 28 gradini che conducono alla cappella e che si salgono in ginocchio per venerazione alla Passione di Gesù.
La stupenda cappella che si raggiunge percorrendo la Scala Santa era considerata dagli storici del medioevo “il più venerato santuario di Roma”. Fu l’oratorio privato del Papi fino al Rinascimento, testimonianza dello splendore dell’antico Patriarchìo e di millennio di storia del pontificato romano.
In origine era dedicato a San Lorenzo ma dal IX secolo, a causa delle molte e veneratissime reliquie di Santi ivi custodite, cominciò a chiamarsi Sancta Sanctorum. Nel Duecento la cappella è stata decorata da un magnifico ciclo di affreschi ancora oggi perfettamente conservati, la cui altissima qualità ha fatto parlare di Cimabue e che oggi le vale il soprannome di “cappella sistina del Medioevo” essendo stata commissionata da un pontefice per un palazzo papale: i critici d’arte ritengono che le storie raffiguranti i santi martiri Pietro, Paolo, Agnese, Lorenzo e altri, siano il più importante precedente delle grandi imprese giottesche ad Assisi. La cappella è ulteriormente impreziosita da splendidi mosaici bizantini rifulgenti d’oro e da un pavimento cosmatesco di rara raffinatezza firmato dal Magister Cosmatus.
Ciò che di più antico e celebre si conserva nel Sancta Sanctorum è l’immagine del SS. Salvatore detta anche Acheropìta (non dipinta da mano d’uomo), posta sulla parete dietro l’altare. Dipinta su legno, essa rappresenta il Salvatore seduto in trono con la mano destra benedicente e con il rotolo del Vangelo nella sinistra. Il volto del Salvatore, quale ora appare, è quello riprodotto sopra un tessuto di seta applicato all’originale durante il secondo restauro. Innocenzo III fece rivestire il dipinto (eccetto la testa) con una lastra istoriata d’argento dorato. Qualunque ne sia l’origine, la storia dell’icona è legata all’ultramillenaria devozione del popolo romano. L’icona del Salvatore Acheropita veniva portata per le strade della città in una suggestiva processione notturna, la notte di Ferragosto, incontro all’altra icona celebre di Roma, raffigurante sua Madre Maria, la Salus Populi Romani, ancora oggi veneratissima e conservata a S. Maria Maggiore.
La visita guidata alla Scala Santa e al Sancta Sanctorum rappresenta una tappa imprescindibile della Roma cristiana per l’alone di mistero, misticismo, fede e arte che evoca.
Informazioni importanti:
- La Scala Santa si sale esclusivamente in ginocchio e in silenzio. Chi desiderasse salire al piano superiore a piedi può utilizzare la Scala laterale.
- Al Santuario si accede con abbigliamento consono per cui le spalle e le ginocchia devono essere coperte.
- E’ possibile fare foto dal basso della Scala Santa ma è vietato fotografare dall’alto la Scala per ragioni di privacy. Non è possibile fare video.