Visita guidata alla chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

La visita guidata alla chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio a Roma sarà l’occasione per conoscere la meravigliosa chiesa risalente al V secolo dedicata al diacono e primo martire, Santo Stefano.

La chiesa, spesso poco nota gli stessi romani, è collocata sul Celio, uno dei più alti tra i sette leggendari Colli di Roma e appartiene al Pontificio Collegio Germanico-Ungarico. La sua storia è antichissima e risale all’epoca di papa Simplicio che, eletto nel 468, diede l’ordine di costruire la basilica.

La costruzione, con le sue preziose decorazioni a mosaico e da marmi, era una tra le più sfarzose della Roma antica e costituiva insieme alla Basilica di Santa Sabina e alla Basilica di Santa Maria Maggiore una delle massime espressioni della cosiddetta “rinascita paleocristiana” romana. 

La chiesa cadde poi in rovina per lungo tempo prima di rivivere un secondo momento di splendore in epoca medievale. E’ a quest’epoca che risalgono importanti ristrutturazioni e modifiche architettoniche, ma è con il Rinascimento che la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio rinasce davvero.

Grazie agli interventi di papa Nicola V, intenzionato a riportare gloria e bellezza alla città di Roma, il restauro della chiesa di Santo Stefano al Celio viene affidata al grande architetto Bernardo Rossellino (ma si è anche ipotizzato un intervento di Leon Battista Alberti!), già attivo nell’area del Campidoglio prima dell’intervento di Michelangelo.
Lungo le pareti si conserva ancora un raffinato ed interessante ciclo di affreschi cinquecenteschi di mano del Pomarancio.

Nello stesso periodo l’ordine paolino ungherese viene incaricato della cura della chiesa fino al 1580, anno in cui Papa Gregorio XIII affida la gestione al Collegium Hungaricum, unito poi per motivi finanziari al Collegio Germanico, un convitto destinato ai sacerdoti di lingua tedesca diretto dai gesuiti

La visita guidata alla chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio sarà un viaggio nella storia alla scoperta di una chiesa tanto importante quanto misconosciuta di Roma, ammirandone l’unicità architettonica e le bellezze decorative, in un luogo che sembra essere rimasto sospeso in un tempo lontano.