Visita guidata alla chiesa di San Luigi dei Francesi

La visita guidata alla Chiesa di San Luigi dei Francesi sarà un’occasione imperdibile per poter apprezzare nella sua preziosa interezza una chiesa nota a livello internazionale per i dipinti qui conservati di Caravaggio, che non esauriscono tuttavia la meraviglia del sito.

A pochi passi da Palazzo Madama e da Piazza Navona, la Chiesa di San Luigi dei Francesi spicca per la sua facciata tardo-rinascimentale in travertino e arricchita dalle statue di Carlo Magno, San Luigi, santa Clotilde, santa Giovanna di Valois volte a celebrare la potenza della Francia.

La nazione francese che già possedeva una piccola cappella nei pressi di Sant’Andrea della Valle, alla fine del XV secolo decise di erigere una nuova Chiesa nazionale, più ampia e decisamente più sfarzosa che venne iniziata nel 1518 per volontà di Giulio de Medici, divenuto poi Papa Clemente VII. I lavori, affidati a Domenico Fontana su progetto dell’architetto Giacomo della Porta, furono finanziati dalle ingenti donazioni di Caterina de’ Medici, permettendo la consacrazione ufficiale della Chiesa l’8 ottobre del 1589. L’ interno, rinnovato nel corso del ‘700, a tre navate scandite da massicce arcate sormontate da un’ elaborata volta a botte, è caratterizzato da una grande profusione di oro, stucchi e materiali pregiati: lo scopo è proprio enfatizzare il ruolo e il prestigio della Francia.

Ciò che dà ancora più lustro a questa Chiesa, però, sono le opere conservate al suo interno come il ciclo di affreschi con Le storie di Santa Caterina del Domenichino, e la pala d’altare di Santa Cecilia di Guido Reni, maestro Emiliano che si ispirò l’opera di Raffaello.

Senza alcun dubbio il vero gioiello qui custodito rimane tuttavia la celeberrima Cappella Contarelli dove si conserva il complesso trittico di Caravaggio composto da Il martirio di San MatteoLa vocazione di San Matteo e San Matteo e l’angelo.

La visita guidata alla Chiesa di San Luigi dei Francesi sarà quindi un percorso all’interno di una chiesa che custodisce capolavori assoluti dell’arte italiana e francese tra Cinquecento e Seicento, scoprendone tutti quei dettagli e quelle preziosità che spesso sfuggono, adombrate dalla ingombrante presenza di Caravaggio.